Pioggia acida
27 giugno 2010
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Pioggia acida
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piovono parole sui giorni che scandiscono
la tua vita mescolata con la mia
annodate in uno scambio ininterrotto
di dolore e di amore senza che i confini
possano davvero mai esser tracciati
tra il desiderio e il disprezzo tra
la perseveranza e la paura il comprendere
e il perdere l’avversione e l’assenso
in cui le parole le parole le parole
mie e tue e insieme tue e mie
si affollano discordi lungo i muri
inseguendo altre parole affondandosi
affannosamente nel cuore
………………………………che si credeva pronto
………………………………e ora si scopre preda
………………………………del proprio drammatico medesimo
………………………………moto di rimandi
……………..come un raggio impazzito
……………..nel mio labirinto di specchi
……………..che tu non puoi anticipare
……………..dove arriverà a ferire
(piovono frasi e dissonanze e interruzioni e
frammenti di espressioni e interiezioni e
rabbia su di noi e da noi
privati di riparo fondamentalmente
muti in questo vaniloquio di vendette
che fieramente perpetuano
la nostra pena del parlare senza saperci dire
ciò che per sempre ci sottrarrebbe al silenzio)
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(2005)
Ancora io
22 giugno 2010
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Ancora io
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ti riconosci ogni volta che ti vedi
nell’argento lunare di uno specchio
tradotto nella lingua delle cose
che affollano il mondo là di fuori
un’essenza oggettiva, un esserci
profondo ed incarnato
nel battito del mondo, nella vita
reale, solida, pregnante, vera
non questo spettro che t’abita da dentro
non questo soffio sottile dei pensieri
che ne seguono altri, risolvendosi
nella stessa confusa concezione
di loico senza mondo, senza odore,
senza presa
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(2008)
Sempre caro
17 giugno 2010
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Sempre caro
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sempre caro mi sarebbe il destino
di perdermi nel mare delle Marche
se non fuggisse il tempo nel groviglio
dell’estate di dentro – tutto il tempo
che s’inalvea costante nel respiro
del quotidiano premere – nell’attimo
che improvviso smarrisce – nella siepe
che mi conforta e contiene la vita
di tutto l’anno – grave e attorcigliata
in questo filo di giorni – e il contemplare
è l’avventura in cui si schiude il senso
del futuro e dell’attimo che brucia
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(2009)
se una passione splendesse
11 giugno 2010
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se una passione splendesse
dentro noi tagliente come
questo sole di febbraio
basso sui colli infilati
dal treno, che incide il mondo
in un susseguirsi nitido
di solidissime singole
cose sotto il cielo e sopra
gli specchi accesi dell’acqua,
saremmo allora sicuri
forse non tanto degli altri
che amiamo, ma della forza
con cui ciascuno dei nostri
desideri si presenta
all’appello del reciproco
cercarci, voce serena
contro la bruma fluttuante
del quotidiano
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(2010)
Il cinema in Galizia
7 giugno 2010
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Il cinema in Galizia
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ricordo una sera a Finisterre
nel sole prodigioso delle dieci
sullo sterrato grande
spalancato all’oceano
verso l’ultimo abbaglio dell’acqua
fermarsi un furgone tra le dune
nella sera distendere una vela
aprire all’ombra una luce
e ora il buio salutava
l’incantesimo del cinema
nella sala enorme dell’estate
con otto spettatori
e noi
e le onde del vento sullo schermo
e le voci sul mare buio
e un secolo di sogni
alla fine del mondo
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NOTA: Finisterre (o Fisterra) è la punta più occidentale della Galizia, della Spagna e dell’Europa. Nonostante questo, appartiene al fuso orario dell’Europa centrale. Così, d’estate, il sole tramonta molto tardi. L’aria è talmente tersa che il sole mantiene tutto il suo bagliore anche quando sta per toccare l’orizzonte.
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(2007)
Fiori
2 giugno 2010
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Fiori
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ah! è una rete fitta, bianca e bianca,
di rami addensati di neve smorzata
dall’ombra del primo piano, mentre in fondo
c’è un altro serrato intrecciarsi di rami
fioriti di neve luminosa, imbarbagliante,
e dietro ancora poi, solo qui e là,
sprazzi felici d’azzurro
una festa, un tripudio
di maggio nell’inverno, nel ghiaccio
quasi un giubilo di vita vegetale
un trionfo di petali di freddo
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(2008)