Restare
27 giugno 2011
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Restare
estate, arrivare assetati in un baretto
dopo lungo cammino per sentieri
nuovi, in un paese perso
nell’afa del sole alto, stare lì
con calcolata dilazione
sotto la vite per godere
di un interminabile consueto
sorso d’acqua, e solo allora accorgersi
che il silenzio è totale tra i mattoni
e le pietre chiare delle case
e solo il fiato un po’ ansimante
dei nostri corpi risuona prima
che la voce chiami e rompa
l’attimo
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(2008)
Voce
17 giugno 2011
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Voce
voce che mi dà voce, quando sei
tu a parlare io mi nascondo
nel fondo buio del mio sentire, non
sono che un canale, un condotto
inerte per la tua parola, che scorre
e punge e piange e insiste e vive e
viene da fuori di me e mi attraversa
come un torrente tra rocce
deserte, e non sono io, e non
sei nemmeno tu
a parlare, voce che sei mia voce,
voce che riconosco e che mi rende voce
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(2007)
Senza
7 giugno 2011
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Senza
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non so nemmeno pensare
più che cosa ti farei
se tu fossi il consenziente
oggetto delle mie voglie
perché saranno le voglie
le voglie stesse che si
sono dissolte tra noi
oppure è solo stanchezza
seguita a tanto pensare
senza mai potere agire
perché anche la delusione
si conquista le sue terre
grigie, i suoi palazzi vuoti,
pallide facciate senza
corpo, senza carne, senza
nessun futuro d’amore
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(2011)
Vedrai che adesso
1 giugno 2011
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Vedrai che adesso
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scorrerà liberamente il mio discorso
verso i tuoi occhi le tue orecchie il cuore
spalancato alle disparità più piccole
dell’aria in questa voce indotta che si apre
nelle curve dell’inchiostro nelle formiche nere
allestite in drappelli di parole e in questi versi
che avanzano nel nulla che ci chiamano
che vociano che tacciono che terminano
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(2010)