Il cartellone

30 settembre 2011

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Il cartellone



i ragazzi che si baciano nel cartellone esposto
fuori dal negozio sanno che quella è pubblicità
e non è una cosa vera, ma non sanno fare a meno
nell’appoggiare le labbra a quelle dello sconosciuto
di sognare che lo sia, ugualmente perduti nell’attimo
che rende autentico il falso, costringendoci a guardarli
attraverso la finzione, come se quella passione
ugualmente fosse nostra, una superficie profonda
dove sono eterne e pure tutte le cose che appaiono

Los Cristianos, 3 settembre 2011

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(2011)

L’onda

23 settembre 2011

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L’onda



l’onda risale la rampa
si spinge fino alla strada
si stende sopra l’asfalto
come cera, come olio,
scorre attraverso le crepe
in una minima effimera
orografia, ridiscende
per vie diverse, frusciando

El Puertito, 29 agosto 2011

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(2011)

Incidenti

16 settembre 2011

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Incidenti



era quando non ricordi o non capisci
dove la felicità si è nascosta
(la facilità di vivere, quando tutto
ciò che importa è lì a portata di mano)
era quando non incontri o non ritrovi
il senso dell’incedere del giorno
(giorno dopo giorno, nel fluire
della noia e della gioia)
era quando non sei o non vuoi
proprio essere quello che sei
e tutto incespica si rompe si dimentica
di essere stato fatto per durare

piccoli incidenti, o drammi,
basta poco o basta molto
per nascondere la chiave
del ritmo fortunato della vita
quello con cui si corre
a testa alta
persino incontro al nulla

 

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(2004)

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Ballata del desiderio contorto



ti piace perché ti fa male,
singolare accostamento, che
richiede comunque che a me
faccia male perché mi piace,
e così è davvero, in verità,
poiché ancora rimango qui
a soffrire con te, e proprio così
ti piace, mi piace
e non dormiamo poi, la notte,
per la pena che abbiamo prodotto
e che abbiamo patito, e scusandocene, allora,
ci scusiamo subito dopo delle scuse,
più inadeguate di questo dolore
che procura piacere, di quel godimento
che pare un castigo,
…………………………………ma almeno
sono vivi questi strazi, intensi, capaci
di farci sentire l’una di fronte all’altro,
motivati con rabbia e con passione,
nella furia di qualcosa che
sta oltre il tormento, al di là
dell’attrazione, nel puro
annodarsi del sentire, sempre più forte
intenso, vero, bruciante, atroce
come il risvegliarsi una mattina consapevoli
che non è più possibile spingersi
nemmeno un attimo più in là

 

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(2004)

preparandomi a distinguere

5 settembre 2011

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preparandomi a distinguere
il troppo dolce
gemito del gelsomino

il mio olfatto esita, confonde
il troppo dolce con la dolce
putrefazione delle foglie d’autunno

e corre avanti, all’aria pura e secca
della neve la notte, dove ogni odore
è una voce

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Pubblicata in La nostra vita, e altro, Udine, Campanotto editore, 2004

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