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bisogna sognarla abbastanza una città
perché diventi reale
concreta a sufficienza da riempire i nostri sensi
di relazioni e segni e previsioni
________sul disegno della prossima grondaia
________sullo scorcio dietro l’angolo imminente
________sulle case da qualcuno vissute tutti i giorni
________che non potremo visitare mai

gli occhi non sono sempre i nostri
quelli che vedono e sono visti
intrecciati nel labirinto di occasioni
che affollano questi muri e queste scale
________queste vie affollate dalle vite altrui
________che ci vedono e sognano
________perché noi si possa a nostra volta
________divenire reali

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Pubblicata in La nostra vita, e altro, Udine, Campanotto editore, 2004

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Aria della notte sulla nave

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cerco il tuo profilo tra la gente
addormentata sul quinto ponte
lo so che non ci sei
e questo è solo un esercizio
di ansia

osservo braccia e gambe
abbandonate nel respiro
indifeso della notte

tutti sono come
non si debbono mai far vedere
fragili e persi
nel profondo di sé

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(2005)

Nelle cose

19 luglio 2013

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Nelle cose


non era indifferente non era
sempre la stessa cosa eri tu
che spostavi il nostro baricentro
al di fuori della permanente
monotonia del sentire tu
che ti infilasti dalla finestra
spalancata e semplice del cuore
in una notte imprevista quando
la vita flebile delle stelle
lusingava l’estate di tremiti
amari e troppo dolci e per me
il silenzio solamente era
uno spazio grigio contro il quale
si stagliavano gli increspamenti
di me medesimo quando ancora
parlasti tra le stoppie del grano
riarse e la voce era in te piena
testimonianza dell’emozione
contagiando la ricchezza in me
del mondo e dei suoi nuovi colori
esponendoti viva e capace
nel ritmo solare del cammino
nell’epifania del nostro esserci
di farti guardare dalle cose

 

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(2009)

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uscì: nel suo strepitato
cieco dichiararsi al mondo
era nel volto mio padre
reso violaceo dall’urto
sanguinoso con la vita
che gli esplodeva di dentro,
nelle mie labbra tremando
come fossi io a scoprirmi
all’origine di me
e non lui, spietatamente
bello, urlante, inconsapevole
di tutto se non di essere,


giusto ora nato, imminente
protagonista dei sogni

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(2010)

Noi siamo qui

12 luglio 2013

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Noi siamo qui


noi siamo qui tutti vivi preoccupandoci dei morti
che noi saremo domani, noi siamo qui tutti stretti
attorno a qualcosa che sensibilmente non c’è,

noi siamo qui tutti morti, tutti morti, tutti quanti
a quest’ora morti, e forse neppure forse possiamo

danzare questa pavana conclusiva questa suite
di danze senza sortita

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(2011)

Replay: Disidentità

9 luglio 2013

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Disidentità

 

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se fossi un altro che cerca di esser io
mi prenderei dolcemente alle spalle
cercando di lasciarmi inconsapevole
di questa presa segreta di possesso
di desideri e pene che appartengono
al terzo che mi abita, all’estraneo
che vinse la tornata precedente

 

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(2008)

Nel fiume

5 luglio 2013

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Nel fiume


tanti mondi si dipanano
attorno al mio mondo assorto
dei pensieri e degli sguardi,
stanno sospesi sul cerchio
di questo fiume che è un cosmo
altrui, che non mi appartiene
non mi avvicina, mi affolla
goffamente di stupore
e invidia per tutti i mondi
che non raggiungerò mai


sopra questo mondo liquido
dentro il rifugio del mondo
nel cuore del mio vedere
e sognare, sotto il mondo
delle nuvole, del mondo
che mette in risalto il mondo
che è il mondo davvero vivo
denso, solido, appagante

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(2009)

Replay: Senza parole

2 luglio 2013

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Senza parole

 

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tre cani guardano due donne
stanno immobili e sono neri
le donne camminano e portano
sopra la testa un cesto l’una
l’altra una tanica in mano
il mare è grigio come la
pozza perlacea che divide
in due lembi la spiaggia dove
sono state issate le barche
e piove un’acqua lenta e fitta
sopra le onde alla battigia
sopra le reti acciambellate
e sopra donne cani barche
e sabbia, mentre io al coperto
squadro questo mondo da rebus
e me ne sfugge silenziosa
la successione numerata
di lettere e il suo arcano senso
d’impossibilità

 

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(2009)

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