Del, dal

31 dicembre 2015

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Del, dal


dimentichiamoci gli altri, disassociamoci dal
mondo, ma divincolandoci asseriamo il corpo del
trepido disassestato cuore, casa oscura del

dolore, dispossessato fervore, dimentichiamoci
i neri universi del cuore, le colonne del dolore,
del cuore, disassociamoci dagli universi neri,
da tutti i neri spaventi, dal disassesto degli altri,

dal dispossesso fervente, dal cuore, dal cuore, dal

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(2015)

Replay: Il sesso è sempre

29 dicembre 2015

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Il sesso è sempre


il sesso è sempre la solita storia, stessi sussurri,
stesse strategie di scaltra seduzione, il sesso è sempre


la stessa identica storia, lo stesso sesso, lo stesso
senso, il medesimo tempo che ritorna tante volte,


il sesso è sempre, è sempre, è sempre e di nuovo sempre
sesso, senso, sempre, sempre ricorrente, preoccupante,
divorante, scatenante, sempre quello, sempre un senso


che non si arriva a comprendere nel suo tutto, rimane
là, separato dal senso delle cose di ogni giorno,
ossessione incomprensibile, senza senso per noi


come le cose che sono, divoranti, scatenanti,
sempre quelle

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(2013)

Dei miti

24 dicembre 2015

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Dei miti


i miti dell’infanzia si dispersero
in questo groviglio di città
periferie di vetro e di cemento
e in mille sceneggiati alla tivù
giocati dentro a un mondo
di docili valori cittadini
svanirono nel chiasso tante storie
dello spirito dell’acqua dentro i fossi
degli alberi del miele della notte
innamorata di un bimbo come me
storie che non sentii storie che caddero
nel pozzo del mistero ancora prima
d’esser per me parola per lasciarmi
non più del mito di un mito dentro il dubbio
o quasi un’evidenza che più veri
gli unici che per noi portino senso
siano ora quelli vuoti – e la città mi parla

 

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(2009)

Replay: In tutta questa

22 dicembre 2015

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In tutta questa


in tutta questa complicata vitalità
ci conduciamo a tratti, a tentoni, a cenni
a imbarazzi e reciproche ossessioni
con tutta la nostra complicata civiltà
solo sappiamo toccarci, sentirci, o farci
male senza volerlo, spaventati
dei nostri stessi gesti, tormentati
dal non trovare uscita, dal non sapere
dal non poter dar voce al gesto grande
e bello e vivo, che sia per sempre
la soluzione semplice, la pace
tra te e me, la vita che trascorre
nella sua complicata immediatezza
sopra il tuo sguardo e il mio, sopra
la parola che ci congiunge, cara

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(2008)

Varie ore

18 dicembre 2015

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Varie ore


staremo qui varie ore, occhieggiando le donne che

passano attorno si siedono consumano rispondono
a messaggi si distraggono si annunciano a lontani

altri, per dimenticare o meglio non dimenticare
che va ingannato il tuo tempo e che resteremo qui varie

ore, dimenticando le donne che passano passano
scompaiono si dissolvono solo si sederebbero
consumerebbero voci di fidanzati lontani

risponderebbero a nomi improbabilmente difficili
esotici astratti, quasi si rivelassero falsi
a qualche altra improbabile indagine da condursi

non qui, non qui, dove stiamo da ore, mentre le donne
passano passano passano, e resta il tempo, permane
la nostra dilazionata ossessione, occhieggiando le

parole parole insistono, passano nel rispondere
a messaggi di messaggi lontani, di voci vacue,

di femmine astratte e tristi, passanti di varie ore,
tavolini inconcludenti, digressione che non termina

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(2015)

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Un gioco di finestre


quasi un gioco di finestre, quando dentro il vetro cieco
sul muro se ne riflette un’altra e dentro a quella il cielo,

un gioco astratto, un rettangolo azzurrino tra i rettangoli
di vetro e di muro, quasi che un segreto imbarazzante

vi ci stia nascosto, quasi avessimo dentro a una stanza
l’altra e dentro a quella il cielo, e l’infinito che si affaccia,

con il suo intero spavento, nell’altro dentro di noi

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(2013)

come, nel cuore della notte

11 dicembre 2015

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come, nel cuore della notte,
ascoltarsi d’un tratto ridere
paurosamente, fuori luogo,
senza riconoscere né
chi ride né noi stessi che
ci staremmo spiando, attratti
da questa consapevolezza
difficile di essere altri,
o altrove, o forse ancora noi

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(2010)

Replay: Come al cinema

8 dicembre 2015

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Come al cinema

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è un trucco
è un saluto
è un’avventura
è tanta gente che blatera
del silenzio del mondo
è un trucco
un’avventura
immaginata

come al cinema

 

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(2007)

La città che mi circonda

4 dicembre 2015

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La città che mi circonda


la città che mi circonda rimane fuori di me,
le sue pareti non sono le mie, siamo corpi a parte,

non compenetrati, siamo coloro che con sospetto
ancora si vanno reciprocamente sorvegliando

in attesa di convincersi che può valer la pena
abbandonarsi all’estraneo, la città che mi circonda

non mi avvolge, mi controlla, che con diffidenza guardo
ancora tutti i piaceri che le sue forme promettono,

e che con circospezione mi sforzo di avvicinarli,
e che solo dubitando la guardo davvero là

dove lei vorrebbe farsi guardare, troppo pericolo
nella promiscuità, troppe attrazioni apparenti nella

frenesia della città che circonda il mio corpo ancora
segnato da inopportune negli anni frequentazioni

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(2014)

Replay: Di sangue

1 dicembre 2015

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Di sangue


le rose esplodono, rosse, cremose come di sangue,
nel sole che fa più verde il verde denso del cespuglio,

le rose cremisi, gonfie di un eccesso di calore,
di un traboccare d’amore, di un furore incandescente

di maggio, di giugno, d’ansia d’effimera e risonante
emozione che trabocca, rossa, carne di velluto,

le rose cremisi esplodono, gridano come di sangue,
tacciono, stanno, si lasciano toccare, si abbandonano

allo sguardo di chi passa, sono vive, esangui, splendide,
non hanno mai più pudore

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(2012)

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