Mangiatempo

28 aprile 2017

.

.

.

Mangiatempo

.


tempo che hai mangiato il tempo che continui ad aspettare
che un altro tempo abbia luogo che continui ad ondeggiare

tra il desiderio e la sua soddisfazione tempo pieno
tempo vuoto tempo antico tempi nuovi luogo astratto

dell’avere tutto il tempo forse di non aver tempo
forse di non aver tempo avendo sperperato il tempo

il tempo che non si ferma il tempo che non possediamo
tempo che ha mangiato tempo che continua ad aspettare

che le cose si maturino da sole però dopo
l’estate il tempo d’autunno accavalla il tempo che è nostro

al tempo che non abbiamo sino al momento che fugge

 

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.
.

(2016)

.

.

.

.

.

.

la prima volta molte volte
sei stata con me
sono poi occorsi giorni mesi
e ancora anni a definire molte volte
a ribadire con cura
a ripetere con affezione
quella prima (questa prima)
identica esperienza

……perché una volta molte volte ancora
……le mie ali le mie branchie
……nel mio principio
……hanno dovuto esplorare e sapere
……quale animale tu sia
……di quale muschio impossibile le tue ghiandole
……mi spargano

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.


Pubblicata in La nostra vita, e altro, Udine, Campanotto editore, 2004

.

.

.

.

.


è il rumore sordo, basso,
improvviso dello sbattere
del corpo pieno dell’onda
sulla pietra conformata
da millenni del riceverla
così che lo schiaffo è intero,
totale, amoroso, fervido
di spruzzi di schiuma candida
per un momento sospesi

e poi ricadenti a scroscio
sopra la mano del mare

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.
.

(2011)

.

.

.

.

.

.

la prima volta che ho visto
la notte attraverso i tuoi occhi
……la mia vita attraverso i tuoi sensi
un brulicare di forme familiari
e differenti
…………..e altre
………………….e identiche
ha riempito di un senso familiare
la differenza della mia vita
……non solo tu c’eri
……ed eri altra e mia

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.


Pubblicata in La nostra vita, e altro, Udine, Campanotto editore, 2004

È davvero

14 aprile 2017

.

.

.

È davvero

.


è davvero questo il posto dei colori trasmutati,
l’isola del loro sogno, dove si accendeva il mondo
in orgasmi trasparenti, per la luce troppo chiara,
è davvero questo posto dove giocano al volano,
smuovono la sabbia, giacciono come serpenti nel sole

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.
.

(2012)

.

.

.

.

.

.

in concreto il mare
usciva dall’ombra della terra
come un velo di azzurro ancora cupo
……insensatamente il tuo corpo
……mi annunciava
……mi prevedeva
……mi salutava

mi stupì il tuo gesto
……uscivi tu
……non fui io a trascinarti
……dalla caligine
……del mondo incerto
……dei pensieri

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.


Pubblicata in La nostra vita, e altro, Udine, Campanotto editore, 2004

Buchi neri

7 aprile 2017

.

.

.

Buchi neri

.


bisogna che ci crediamo nella possibilità
di arrivare prima o poi da qualche parte che non sia

solo un posto di vacanza, dove il sole splenda sempre
ma senza farci morire, dove ci sia acqua e non pioggia,

dove riesca il mondo a non annoiarci troppo, bisogna
sviluppare un desiderio di impossibile utopia

per reggere questa nebbia, questa eterna identità
delle cose di ogni giorno, questa coattiva presenza

di assenze, di buchi neri

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.
.

(2017)

.

.

.

.

.

.

la prima forma non la tua
……la luce emergeva da sola
……dall’acqua del mare
c’eri e non c’eri in quelle ore
incerte
c’era il silenzio una grande
silenziosa paura
……attorno il nulla

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.


Pubblicata in La nostra vita, e altro, Udine, Campanotto editore, 2004

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: