I camini
1 settembre 2017
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I camini
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avanzano, stanno, avanzano ancora, stanno di nuovo
immobili, stanno fermi, là contro la luna bianca
che fuoriesce dal colore del cielo, azzurro, procedono
come in quel gioco che appena chi lo conduce si volta
scattano tutti, per poi tutti ripresentarsi immobili
quando lui torna a guardare, ecco, per le vie di roma,
uno due tre, i camini, ecco che avanzano, stanno,
contro la luna nel fondo, rossi ed immobili, avanzano,
uno due tre, stanno, avanzano ancora, si manterrebbero
quieti se loro potessero, al caldo, al tepore interno
del loro fumo, del loro stesso intestino, ci guardano
dal tetto sotto la luna chiara del cielo del mondo
di un altro mondo, avanzando, aspettando, scattando avanti
nell’attimo cieco, quando non li controlliamo più
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(2012)