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Il conquistatore Guglielmo



il conquistatore Guglielmo
nell’arazzo fitto dispiegato sul muro
con i suoi uomini dai lunghi archi
che affollano le linee della tela
(le linee del tempo che non scorre)
si prepara a aggiungere sangue normanno
a quello sassone, celtico e romano
già versati e mescolati in queste terre

e ugualmente non molto va a passare
che confluisca in quell’altra isola
laggiù, tra il sangue delle arance
nel sangue arabo
già innestato all’italico e al latino
quello normanno e quello tedesco

ma nel raccontarli noi
cosa raccontano a noi
questi ceppi ingarbugliati
questi geni dove stanno annodati
settemila dinastie diverse
settecento etnie
e settanta volte sette
i numeri di quella diaspora
che portò ancora altri
a confondersi
con me

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(2005)

Maya

23 febbraio 2018

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Maya

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staremo qui, sui gradini, e tutto il niente del mondo
scaturirà dalle cose, come fosse naturale
vederlo, come se fosse cosa di qualsiasi giorno
il dissolversi del velo, come se non apparisse
a sua volta tutto questo un velo, senza mai sapere
se quello dell’illusione è questo che stiamo vivendo
oppure l’altro squarciato

 

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(2013)

Replay: Tenera

20 febbraio 2018

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Tenera

ecco che torni nell’acqua
dentro il gioco minerale
delle onde che circondano
il tuo corpo d’acqua, sali
e ridiscendi nel cerchio
fresco del piacere antico
di non essere altra cosa
che un luogo, un punto qualsiasi
del mare nell’altro mare,
un’increspatura tenera
dell’esserci

La Tejita, 21 agosto 2011

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(2011)

 

Idillio

16 febbraio 2018

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Idillio

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nella luce grande e grigia sotto il frastuono del mare
di nuvole grandi e grigie dentro la luce del mare

nel colore grigio e grande davanti al coro del mare
nel mare lucido e grande di nuvole grandi e grigie

senza intervalli riverbero di un mondo equatoriale
che ci avvolge senza che se ne possano districare

i nodi dell’esistenza e scorrono le nostre nuvole
sul grande grigio dell’acqua dentro la vita del mare

 

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(2017)

Replay: Quando dal sé

13 febbraio 2018

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Quando dal sé

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quando dal sé si dimentica il sé, quando l’io è là,
quando dall’io si tralascia anche l’io, quando il sé è altrove,

quando siamo tutto il resto e tutto scorre, tutto resta,
quando siamo quella pianta laggiù, la formica, il corvo,
l’estasi incauta dell’eros, il tuo stesso percepire,

quando si torna dal fuori al sé, e il sé non basta più

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(2013)

L’eremo delle monache

9 febbraio 2018

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L’eremo delle monache

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all’eremo delle monache, quattr’ore di cammino
per il sentiero innevato, svalicando dentro l’ombra

verso quel sole di là, verso l’eremo delle monache
abbandonato all’inverno, le campane congelate,

tutte le finestre chiuse, nessuno risponde al battito
del batacchio forte sulla porta, risuonano i colpi

verso il bosco, lo sappiamo, è abbandonato all’inverno
l’eremo disabitato delle monache, è incerto

l’addossarsi al muro sotto il sole, sopra qualche sasso
libero dal ghiaccio, in alto le finestre asserragliate

contro un nemico di nulla, contro un’altra assenza, stretti
nell’attesa del disgelo

 

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(2012)

Replay: Scorre

6 febbraio 2018

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Scorre

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cola il tempo nei tubi del termosifone
lo si sente la notte, goccia dopo goccia
quietamente trascorrere, circolare
(potrei fermarlo, e sarebbe il gelo)

mi fa compagnia, invece, coi suoi docili
minimi passi di morte, mi bisbiglia
che è proprio lei, contattata così,
la compagna sfuggente del mio viaggio
nelle acque sotterranee del sentire

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(2005)

Lontani

2 febbraio 2018

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Lontani

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quando le ore non bastano al nostro sonno, le volte
che il dormire è catturato nel gorgo delle ossessioni

del giorno, quando le ore si contano e manca sempre
troppo al pareggio, se l’ombra sopra di noi resta viva

e le tempie si contraggono perché la vita tira
e non sai come seguirla, non sai seguirla, non sai

se mai più sarai capace di stare al ritmo felice
e stupido del quotidiano

 

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(2017)

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