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Cromatica progressione discendente

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nella delusione nella depressione nella vostra
valutazione del vivere già esaurita in partenza
nella calmierizzazione dei sentimenti violenti
del dilagare dei sensi nella depressione della

volgarizzazione dei sentimenti emergenti nella
vostra delusione vostro esaurimento nella vostra
canzone triste canzone delusione digressione
defezione disaccordo con le canzoni del mondo

con questa triade minore settima diminuita
cromatica progressione discendente quasi nostra
delusione diversione avvertimento

 

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(2016)

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correlativo oggettivo
questa mina deflagrante
segnata da quella rima
prima inquietante e motivo
poi di rapida incertezza
sul senso della bellezza
spiegata dalle parole
legate in un verso privo
di rilevanze sonore
correlativo oggettivo
aculeo del mio dolore

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(2010)

Nel caldo nell’acqua

20 aprile 2018

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Nel caldo nell’acqua

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nel caldo nell’acqua calda gocciolando quando esci
nell’aria calda nel caldo nel caldo nel buio vieni
fuori lasciando una traccia di calore di silenzi

quasi come abbandonati di umidità di sommessi
trofei di sussurri sparsi gorgogli diffusi reti
di parole che attraversano l’aria sentieri incerti

di sguardi caldo bagnato buio gocciolando esci
ma non è giorno non freddo non rinascono i pensieri
nel giardino della pelle nel controcanto dei gesti

 

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(2013)

Replay: Insalata (1)

17 aprile 2018

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Insalata (1)



lascio perle di uva passa dolce
ad imbibersi d’aceto, peperoncino acceso,
e lune esili di cipolla, varie ore
in un bicchiere, che ben si gonfi
lo zucchero di calore

pesto nel mortaio qualche noce

taglio una scarola croccante e amara,
esaltandone l’asprezza con le scure
fogliette di rucola, cui aggiungo
rosse, pallide e traslucide
pellicole di rapanelli, a stuzzicare
il naso

il tutto, mescolato al momento di condire,
sarà un percorso nel labirinto
fresco e agro del vegetale crudo
cosparso di minute
emozioni di fuoco

 

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(2006)

Un processo meccanico

13 aprile 2018

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Un processo meccanico

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quasi un processo meccanico la scrittura di versi
che si vogliono espressivi quasi un meccanismo astratto
una catena di battiti che scandiscono battiti

quasi un astratto interporsi di fonemi dentro il flusso
di figure di flessioni del senso della sostanza

della sospensione astratta del silenzio quasi un senso
che ribatte che ritorna quasi un processo meccanico
la progressione dei sintomi e dei gesti

 

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(2016)

Replay: Bava di ragno

10 aprile 2018

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Bava di ragno



estraggo le parole dal nulla
simulacri vuoti, bava di ragno
prodotta da me

eppure filata con tanta arte
produce un disegno
un ponte argentato nel nulla
che fa parte del mondo, ora
è una cosa, un arabesco
che scintilla nel sole

ed è una trappola, certo,
un gioco feroce che invischia
altri corpi, e le loro parole
per me

che io le possa spendere
poi
per davvero

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(2005)

Mi fa male

6 aprile 2018

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Mi fa male

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mi fa male, stai dicendo, che in verità non lo dici,
è soltanto un frastagliato mugolio quello che sale

e pericolosamente dalla tua figura, debole
nel letto bianco, nel letto dove ti fa male il tuo

corpo il tuo ventre lo stomaco la milza le budella
coronella le frattaglie della vita, come un pollo

che stia venendo raschiato dentro, e quel pollo sei tu
sorella mia, nella tua voce che mi incontra così bene

 

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(2012)

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Leggono il giornale



leggono il giornale, qui, si raccontano le storie del mattino, qui
si lamentano del freddo, si siedono davanti a me, mi
guardano una frazione di secondo, qui, e hanno
le unghie laccate, le dita inanellate, il doppio mento, i bottoni
che definiscono i confini dell’intimo, quelli di questo io
che è proprio nostro e guai, guai a dimenticarselo
aperto, col cappotto sbottonato, la pelle che lusinga
l’impudenza dell’aria, degli sguardi stupiti, compiaciuti,
delle mani che la incontrano, cercano, coinvolgono
in un ritmo che non è del mattino, non è da fruscio
discreto di fogli di giornale
divaricati da dita asciutte di lettori, alla ricerca del giorno,
all’alba fredda, al lavoro

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(2011)

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