Prendi il silenzio

28 settembre 2018

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Prendi il silenzio

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prendi il silenzio, rovescialo nella campana timida
del vespro, metti nel buio di questo incontro la voce
tra ombre, tra voci calde e quiete, tra trepide braci

di amorevole follia, biscotti, tazzine, le labbra
che mescolano sapori e parole, freddo all’esterno
delle finestre serrate, che i rintocchi ti rivelano

con questo avvento notturno, nel riverbero dei volti
tintinnii di porcellane albine, mani che raccontano,
occhi che ora sorridono, guarda il silenzio, lascialo

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(2012)

Replay: Di cosa

25 settembre 2018

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Di cosa


di cosa devo pentirmi quale ammenda devo fare
di cosa devo tacere quale silenzio ho da scegliere
a cosa devo negarmi quale destino mi lascia
di cosa posso parlare quale urlo mi condanna

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(2012)

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ah, Walt Whitman, caro padre, barba grigia, quale America,
bel vecchio, maestro di coraggio solitario, quale
America avresti oggi quando Caronte smetta
di spingere i remi e tu rimanga prigioniero dei
tuoi versi su questa banchina fumosa ad osservare
la barca svanire sulle acque nere dello Stige?

ah, Ginsberg, maestro d’impossibili modi, dov’eri
quando il nostro mito è franato e nella rovina restano
solo sensazioni disgiunte, distratte, disagevoli,
scintille che volano sui muri sommersi dal sangue
al posto del quale nelle nostre vene solo circola
tra le banchine abbandonate l’acqua verde del Lete?

 

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(2018)

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Recitativo delle orecchie della luna



che ne sarà di noi
al di là dei cancelli dell’affanno
lungo i percorsi ridicoli
della nostra imprudenza
nelle notti in cui le orecchie della luna
lassù sopra di te e di me
e scatenate
dall’ora tarda e dalla nostra febbre
inconsapevolmente
grondano sangue

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(2005)

Pozze d’acqua

14 settembre 2018

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Pozze d’acqua

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pozze d’acqua, vecchia pietra, ali grigie, grande volo
di piccioni grigioverdi, vecchia pietra, grande volo
di ali grigie, pozze d’acqua, tutto il rovescio del cielo
sul rovescio dello stormo

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(2013)

Replay: Nell’alto

11 settembre 2018

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Nell’alto



battito del mare grande
battito del duro monte
battito del sole caldo
battito dell’ansimare
respiro della falesia
dove sbattono i gabbiani
respiro dell’alto vento
nel cielo sotto di noi
battito del nostro cuore
battito della paura
il ritmo del passo lento
batte e respira con noi

in alto sopra Antequera, 25 agosto 2011

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(2011)

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dove sono andate tutte le parole che giravano
ieri tra le cose pretendendo di esserne chiave

mentre oggi non si alza nessuna voce a dirci
di che pasta è fatto il mondo, corrono soltanto suoni

di sapore vago, che si rifiutano di parlare
con certezza, sono i non nomi delle non cose, ridono,

magari tintinnano, sciacquano, rombano, non dicono
le non verità della luce e dell’acqua della terra

né quelle sfuggenti del fuoco, lavano le certezze
dalle croste gialle del senso, profumano di vuoto,

spingono le onde lontano dalla battigia dove
il nostro non corpo si appella al vasto grido del sole

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(2018)

 

Replay: Così

4 settembre 2018

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Così



è così, è così, senza uscita, l’ombra è diventata
tutto, è così, è così, si sono ispessite le cose,
l’ombra è diventata tutto, senza uscita, senza meta,
senza nuova vasta vita, così, così, un dilagato
contrappasso all’entusiasmo, che ci portava in avanti
verso quella luce, verso quest’ombra senza metafore

verso quest’ultimo verso, verso quest’ultima stasi

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(2012)

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