preso dal terrore nel diventare lepre, disteso
10 marzo 2020
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(ad Antonio Porta)
preso dal terrore nel diventare lepre, disteso
airone sull’acqua, lungo come le lunghe zampe,
la notte i germogli sotto la neve, o migrare nel cielo
come se attraverso quella porta magica, fui preso
da tutto il terrore nell’essere lepre, nella notte
solcassimo i campi come presagi che solo una luce
fortuita disvela, nell’aria, maturate le rane
le ali raggiungono quasi i due metri, bianche, o color
cenere, nell’aria, sotto i germogli del grano, fresca
tutta questa vita che avanza, a lunghi passi, a balzelli
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(2019)