Spinge il verde
31 dicembre 2020
.
.
.
Spinge il verde
.
come spinge il verde come spinge questo verde che
pullula qui attorno come trattiene lo sguardo come
si rende esplosivo come incide la primavera
nell’occhio del viaggiatore come domina come
si configura esplosivo come piange ride domina
colore non trattenuto solcato dal bianco di fiori
non trattenuti se solo potesse parlare come
parla il verde come spinge questo verde abbarbicato
qui attorno questo vociante verde vicino a voi
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2015)
senza verità la mischia del bene e del male irrompe
29 dicembre 2020
.
.
.
.
.
senza verità . la mischia del bene e del male irrompe
tutti giorni dentro, . dentro di te, non c’è mai nessuna
verità, memoria . certa, non c’è mai vicissitudine
in questa alternanza . bulimica, cieca, nell’ingozzarsi
di voci che gridano, . nel trangugiare sovrano, l’arca
porta solo morti . alla salvezza dal diluvio, bocche
che sanno gridare e . non baciare, senza verità
si avventano sulle . rimanenze della storia, pattume
della vita della . polis, ossi gettati per noi
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2019)
Replay: Di cui sono fatti
27 dicembre 2020
.
.
.
Di cui sono fatti
.
di cui sono fatti i sogni, qualche volta, in qualche luogo,
di cui siamo fatti noi, per qualche tempo, in qualche luogo,
di cui rimangono voci, lungo i secoli, per sempre
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2013)
Sicuro, sicuro
24 dicembre 2020
.
.
.
Sicuro, sicuro
.
sicuro, sicuro, devi indubbiamente dirmi che
non ricordi, che non c’eri, che come sempre mi sono
come al solito sbagliato, certo, certo, devi farmi
sapere che mi sbagliavo, che ti stavo attribuendo
le riflessioni di un’altra, forse, magari finisce
il nostro dialogo qui, sicuro, sicuro, dobbiamo
indubbiamente capire che cosa mi fa sbagliare
che cosa fa deragliare la mia attenzione, la mia
passione, la mia illusione di sapere cosa conta
per te per me per noi, forse, forse servirebbe
smettere di proiettare illusioni, pressioni magiche
su un io che vive altrove
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2016)
si avvicina il cielo, si serrano le valve del cielo
22 dicembre 2020
.
.
.
.
.
si avvicina il cielo, . si serrano le valve del cielo
sulla larva, è luglio, . sulla lava graffiata scordare
le stelle, che stiano al . loro posto, non cambia mai nulla,
bevendo il tuo tè, . segui passo a passo, uscendo dall’Ade,
il tuo poeta inutile, e il . cielo si avvicina tremando,
le valve si chiudono . poi mentre la canzone smette
ed è solo un fondo . di zucchero che resta
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2019)
Replay: Mettiamo che le parole
20 dicembre 2020
.
.
.
.
Mettiamo che le parole
.
mettiamo che le parole che pensiamo si ingarbuglino
e non capiamo più bene neanche quello che vogliamo
dire supponiamo che i pensieri che diciamo si
mescolino coi pensieri che solamente pensiamo
e che il prodotto sia un brodo dove galleggiano il pubblico
e l’intimo mescolati insieme come il cotto col
crudo come il digeribile e l’aspro come il civile
e il lamento della notte ammettiamo che le parole
ci rappresentino come deputati al parlamento
del giorno, quale dibattito scateneranno i nostri
disassemblati disegni?
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2016)
Siamo nel corso
18 dicembre 2020
.
.
.
Siamo nel corso
.
siamo nel corso di cose che non ci piacciono, siamo
qui inseriti dentro a cose di cui non crediamo valido
il corso, siamo nel corso di una vita alternativa
a quella che ci hanno detto che sarebbe bello vivere
così ci crediamo, noi, così reinterpretiamo attimi
che ci hanno detto sarebbe davvero bello rivivere
nel corso di cose che davvero poi ci piacerebbero
stando nel corso di cose che non ci piacciono, fermi
dentro il corso delle cose che non riusciamo a capire
fermi nel vuoto del tempo
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2015)
si scioglie tra i denti il silenzio, tutti i nomi
15 dicembre 2020
.
.
.
.
.
si scioglie tra i denti il. . silenzio, tutti i nomi
adesso non sono. . più di zucchero, ma sotto gli alberi
che rendono densa. . la sera le tue ferite antiche
sono diventate. . ugualmente dolci, un coro di gusti
e di sfumature. . di semi dell’ombra, sulla terra
crescono i ricordi. . del silenzio, scaglie candite
di tutta la vita. . che da nostra si è sciolta
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2019)
Replay: Di colpo
13 dicembre 2020
.
.
.
Di colpo
.
piove forte sopra l’acqua
piatta del lago, un diluvio
grigio, insistente, sferzante
che solca appena di bolle
lo specchio, e revoca intanto
l’apertura del discorso
tra quella natura e noi,
teneri uomini pigri
terrorizzati dall’acqua
e dall’attimo che schizza
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2011)
Si siede il destino
11 dicembre 2020
.
.
.
Si siede il destino
.
sulla via del nostro arrivo si siede il destino, ecco
che ci guarda, ecco che si alza e ci guarda, di nuovo
seduto blocca la strada, finge di farci passare
e si mette di traverso, noi quasi cambiamo strada
ma il destino è questo, certo non siamo noi che possiamo
scegliere la via d’arrivo, mentre il destino si siede
e sorride, non sappiamo quanto per noi o per sé
non sappiamo quanto, come, nemmeno dove, il destino
rimane che non si arrivi, e cosa succede adesso?
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2015)
sì, se non arriva il sole vado via, tutti i miei panni
8 dicembre 2020
.
.
.
.
.
sì, se non arriva il.. sole vado via, tutti i miei panni
stesi sono fradici,.. la vita è tutta lungo un filo
di mollette, tutto è.. bagnato e bagnato e tutto è sempre
freddo, il sole deve.. aiutarmi o me ne vado, vado via
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2019)
Replay: Poeta civile
6 dicembre 2020
.
.
.
Poeta civile
.
detesto il dolore, ma soprattutto la sua retorica,
per questo non sarò mai un poeta civile, davanti
al dolore di altri, quando mi è impossibile alleviarlo,
c’è solo il silenzio, tutto il resto è famelica fuffa
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2017)
Si ascoltava Chopin
4 dicembre 2020
.
.
.
Si ascoltava Chopin
.
ci si affondava nel rito, si ascoltava Chopin, dopo
qualche minuto non più si sapeva dove si stava,
si stava immersi nel rito, le note ci dondolavano
attorno come cetonie ronzanti e dorate, gonfie
del profumo della rosa, si dimenticava il rito,
le cetonie procedevano nell’aria a schiere, a vampe
di malinconia polacca, il rito tendeva a cessare,
e ballavamo nell’aria, il ronzio si chiudeva, elitre
verdi e dorate serrate ora in un silenzio, un vuoto
di melodia, la fatica del tempo appena riacceso
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2014)
sono corpi belli di morti, che vecchiezza non colse,
1 dicembre 2020
.
.
.
.
.
sono corpi belli. .di morti, che vecchiezza non colse,
artista il destino,. .che troppo presto li separò
ma senza invecchiare,. .senza ferite, la bocca bella
come un cuore aperto,. .l’azalea fermata nell’occhiello
nell’ora di maggio,. .nel centro del destino, senza anni
grigi, il cuore caldo,. .i reni pieni di scintille, gli occhi
sono come gatti. .in un vecchio sonetto
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
(2020)