Replay: Nell’alto

26 marzo 2023

.

.

.

.

Nell’alto



incredibilmente il cielo
meno bianco non è dei muri della casa
e non meno verdi le tende
delle foglie del fico, e la terrazza è deserta
nell’aria ferma, la catastrofe
deve ancora arrivare, non si sentono
i passi concitati, le grida represse, tutto il frenetico
ambaradan del sùbito dolore

la vita sta sospesa come un nibbio
nel cielo illividito, alto e immobile,
ma con gli occhi già presi dal suo topo

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.
(2008)

.

.

.

.

.


dalla mia finestra le sere infestano innumerevoli
il mondo, le case non proteggono soltanto i nostri

corpi, il sentimento è ugualmente minacciato dal mondo
che la mia finestra tenta di incasellare e tenere

al suo posto, temo le sere che il core inteneriscono
quanto le parole d’amore, ritagliate da un libro

di luoghi comuni, dalla finestra le sere infestano
la mia vita, anche l’amore lo fa, senza scampo

 

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.
.

(2018)

.

.

.

.

Del ricordare e del gesto



del ricordare e del gesto, questo così freddo luogo,
questo così estraneo andare tra muri che sono troppo
muri, queste mie parole stesse che non sono mie,
questo mio spesso tremore, da annegarsi nel tremore
che riconosco negli altri, queste mie mani ricordano
ricoprono i gesti del presente col ritmo di quelli
veri, riaprono il presente a ciò che è rimasto lontano
rimasto dentro rimasto chiuso, vivo, vivo, vivo
come sono stato io, sino al momento in cui qualcuno
ha deciso che il mio battito non fosse compatibile
con quello di tutti gli altri

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.
(2011)

.

.

.

.

.


regole regolarità regolamenti
reticoli di remi renitenti
recepire regate resistenti
refoli di refe, fulminanti
filosofie del filo, del finito,
del futile e del fiacco, del fenomeno,
filologie del verbo, del veleno,
del vero, del veridico, veramente
del vento, ventaglio, venti volte

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.
.

(2011)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: