vorrei scrivere poesie senza parole, voglio sciogliere
21 Maggio 2021
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vorrei scrivere poesie senza parole, voglio sciogliere
versi nell’aceto, versi nel fango, vorrei parlare
senza aver nulla da dire, frasi magnificamente
vuote, nuove, sole, nere o piene di silenzi grafici,
piene di vuoto, voglio scrivere poesie di cui sia
sottratto il senso, rubato involato negato, senza
valore di verità, senza responsabilità,
versi d’aceto, versioni vanagloriose del vento
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(2015)
se cerchiamo di capire il messaggio, eccoci di colpo
14 Maggio 2021
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se cerchiamo di capire il messaggio, eccoci di colpo
persi eccoci nuovamente figure lontane, sintomi,
allusioni a un’impressione di verità, se cerchiamo
di comprendere il messaggio, afferrando la chiave, eccoci
improvvisamente persi, istantaneamente figure
lontane, lontane, fragili, lontane figure fragili
di incomprensibilità, quando cerchiamo di capire
e non ci siamo, non siamo vivi non restiamo veri
non viviamo, non restiamo nemmeno cerchiamo più
quando ricerchiamo, eccoci di colpo persi, fragili
e lontani e dimenticati
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(2015)
Quadro di attesa
23 aprile 2021
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Quadro di attesa
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la punta piccola, bassa, è più lontana di quella grande,
il mare alto più scuro di quello vicino, basso,
l’odore della marea bassa è più forte, più blu,
io guardo ancora dall’alto questo quadro di attesa
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(2015)
riesco a mettere nei versi solo parole già usate
9 aprile 2021
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riesco a mettere nei versi solo parole già usate
usate, sgonfie, sgualcite, parole raffazzonate,
qua e là sdrucite, qua e là persino scolorite, vecchie
occasioni d’affezione, solo parole già usate,
meglio male utilizzate, magari persino sporche,
usate, sgonfie, sgualcite, mi piacciono se macchiate,
pesanti del loro uso, raffazzonate, nei versi
brillano come carciofi, scintillano come rape,
si distinguono, distinguono l’illusorio dal vivo,
solo parole già usate nella polvere dei versi,
parole sgonfie, che ridono tra i denti radi
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(2015)
nella nuova vita siamo dolorosamente belli
2 aprile 2021
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nella nuova vita siamo dolorosamente belli
siamo acutamente nuovi aspramente così felici
da non tollerare termini di paragone che non siano
in se stessi già appaganti aspramente così belli
da poterne anche morire come di gioia amara
come di un lutto di sole quasi sconfitta trionfale
nella nuova vita siamo antichi siamo noi l’urto
tra le voci che confrontano le fasi del mondo
prendimi per mano affrancami dalla gioia finale
dalla mia angoscia del giubilo dalla mia nuova vita
dal presente che confonde le amarezze dell’amare
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(2015)
nel piano nel vento luna di Federico sei dove
26 marzo 2021
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nel piano nel vento luna di Federico sei dove
il cavaliere vorrebbe nel suo incubo fissarti
grande luna cavallina nera cavallina olive
conosco tutte le strade (dentro il piano sopra il vento)
mi sta guardando la morte (mai più arriverò a Córdoba)
cavalla bianca cavalla nella mia bisaccia olive
ho sognato di incontrarti ancora sul Guadalquivir
Federico Federico tremante su quella barca
benché conosca le strade non arriverò al tuo nome
ti sta guardando la morte nel tuo millenovecento
trentasei ti sta guardando dalle torri di una Spagna
come un toro in agonia luna del piano le strade
senza più nessuna Córdoba davanti a noi e a te
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(2015)
ma come? ma come siamo deterministicamente
19 marzo 2021
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ma come? ma come siamo deterministicamente
così assiduamente in moto? così eternamente pronti
al fare al sognare al vincere all’illusione di valere
più del mondo che ci mette pedissequamente in moto,
pedestremente dinamici dinamitici come
scintille infuse al tritolo, motorini interminabili,
stantuffi, pulegge, vortici, entusiasmi di perpetua
pirotecnica esistenza, scaturigini pensanti
ma come? e come restiamo così privati di colpo
del tempo, del senso, della soluzione che consola
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(2015)
le cose tranquillamente si ripetono ci incendiano
12 marzo 2021
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le cose tranquillamente si ripetono ci incendiano
ci ripetono si bruciano ci fanno ballare morire
dividere incominciare si bruciano le cose
si fanno di lenta cenere ci bruciano ci bruciano
noi crediamo di conoscere quelle parole segrete
con cui si controlla il mondo quelle parole di cose
con cui le parole vincono che il mondo le obbedisce
ma ci incendiano le cose ugualmente lentamente
le cose ancora ripetono tranquillamente terminano
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(2015)
scrivo un diario di parole, un getto un gesto intermittente
26 febbraio 2021
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scrivo un diario di parole, un getto un gesto intermittente
un saltellare di incipit, una fuga di voce
sul silenzio della pagina bianca, scrivo quel diario
che non posso pronunciare, le nostre parole mentono
dicono sempre bugie dicono sempre un messaggio
che non ci può corrispondere, parlare senza dire
è la sola soluzione, scrivere un diario di gesti
registrare l’avventura dell’ingresso dentro il mondo
delle mie parole-cose, dei gesti di forme nere
infilate sul silenzio, sul bianco, senza il dovere
di nessuna verità
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(2015)
Di come viviamo
19 febbraio 2021
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Di come viviamo
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di come viviamo, come ci guardiamo attorno, come
resistiamo, procediamo nel labirinto distratto
del quotidiano, e viviamo allora, e ci guardiamo attorno
e procediamo, tenendoci ben stretti alle pareti,
al gioco vivo dell’altro, al filo del quotidiano
alla sua vivida noia, al come resistiamo dunque
al come siamo viviamo resistiamo poi restiamo
eccoci qui che restiamo persi, ahi che non ci investe
più, che non ci bacia più l’ansietà dell’assenza, e come
percorrere il labirinto ancora distratto dell’intimo
nel gioco vivo dell’altro, differiti al filo fragile
del come viviamo, come ci volgiamo attorno, come
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(2015)
Spizzichi
8 gennaio 2021
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Spizzichi
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spizzichi, scampoli, termina qui il tuo viaggio, si ferma
il tamtam del cuore, l’epica quotidiana del vincere
le quotidiane insorgenze del male, le quotidiane
defezioni del respiro del desiderio, si ferma
il tamtam del cuore, scampoli, spizzichi adesso restano,
l’epica perde la voce, il racconto si destruttura,
perde contatto, sostanza, si conclude qui il tuo viaggio,
perde struttura, sostanza, voce, termina il contatto
il viaggio il male il respiro
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(2015)
Spinge il verde
31 dicembre 2020
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Spinge il verde
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come spinge il verde come spinge questo verde che
pullula qui attorno come trattiene lo sguardo come
si rende esplosivo come incide la primavera
nell’occhio del viaggiatore come domina come
si configura esplosivo come piange ride domina
colore non trattenuto solcato dal bianco di fiori
non trattenuti se solo potesse parlare come
parla il verde come spinge questo verde abbarbicato
qui attorno questo vociante verde vicino a voi
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(2015)
Siamo nel corso
18 dicembre 2020
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Siamo nel corso
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siamo nel corso di cose che non ci piacciono, siamo
qui inseriti dentro a cose di cui non crediamo valido
il corso, siamo nel corso di una vita alternativa
a quella che ci hanno detto che sarebbe bello vivere
così ci crediamo, noi, così reinterpretiamo attimi
che ci hanno detto sarebbe davvero bello rivivere
nel corso di cose che davvero poi ci piacerebbero
stando nel corso di cose che non ci piacciono, fermi
dentro il corso delle cose che non riusciamo a capire
fermi nel vuoto del tempo
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(2015)
Si siede il destino
11 dicembre 2020
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Si siede il destino
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sulla via del nostro arrivo si siede il destino, ecco
che ci guarda, ecco che si alza e ci guarda, di nuovo
seduto blocca la strada, finge di farci passare
e si mette di traverso, noi quasi cambiamo strada
ma il destino è questo, certo non siamo noi che possiamo
scegliere la via d’arrivo, mentre il destino si siede
e sorride, non sappiamo quanto per noi o per sé
non sappiamo quanto, come, nemmeno dove, il destino
rimane che non si arrivi, e cosa succede adesso?
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(2015)
Se trovassimo
20 novembre 2020
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Se trovassimo
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se troveremo qualcosa che mantenga acuta l’anima,
se incontrassimo noi quello direttamente che marca
acutamente le voci dell’anima, ambiguamente
aspramente le parole dello spirito, lo spazio
astratto del dover essere, dell’essere ispirati
dall’arditezza dell’anima, dall’arguzia di spirito,
dalla presenza di voci e stimoli della repubblica
delle parole dell’anima, voci del tempo, alba
del senso che non ha voce, della voce senza senso
del cuore del mondo, anima acuta, che ride, punge,
cuore affilato, parole affinate espulse dal mondo
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(2015)